mercoledì 28 settembre 2011

Monologhi: Nanni Moretti a.k.a. Nanni Moretti (!)

Nel 1998 Nanni Moretti firma la regia di Aprile, suo ottavo film, del quale è anche attore protagonista nel ruolo di se stesso. Dopo la vittoria schiacciante ottenuta dalla destra nel 1994, che ha consacrato l’ascesa di Silvio Berlusconi nel panorama politico italiano, Moretti sente il bisogno di fare un documentario sull’Italia per indagare le ragioni che hanno portato una simile tragedia. Peccato però che più volte nel bel mezzo delle pianificazioni del progetto di cui, a parole sue, l’Italia stessa ha cotanto bisogno, Moretti abbandoni l’idea in favore di un musical su un pasticciere trotskista. Alla fine porterà a termine proprio questo secondo progetto, realizzando così il suo più grande desiderio, come confermano queste parole: “Che bello sarebbe se riuscissi a girare quel film musicale, gli anni ’50… a sinistra tutti per Stalin, però c’è un pasticcere, trotskista, isolato, calunniato che solo nel suo laboratorio, tra le sue paste e le sue torte, è felice. E dimentica. E balla”.

Il monologo tratto dal film riguarda il capitolo del documentario sull’Italia dedicato al giornalismo. C’è da ridere e c’è pure da piangere, ahinoi.


“Salve”. “Salute”. “Come Stai?”. “Il Mio Giardino”. “Gardenia”. “Quattro Ruote”. “Quattro Zampe”. “Cani – Una rivista di razza”. “Essere”. “Volare”. “Correre”. “Il Mio Condominio”. “Grazia”. “Scarpe e Sport”. “Le Specialità di Lisa Biondi”. “Pasta Magazine”. “Ville e Casali”. “Cose Antiche”. “Case Antiche”. “Sirio”. “Astra”. “Progresso Fotografico”. “L’Espresso”, se posso ordinare le copertine dell’”Espresso” degli ultimi dieci anni, mi servono per una ricerca. “Bolina”. “Cicloturismo”. “Il Corriere della Sera”. “La Stampa”. “Il Gommone”. “Montagna”. “Legno e Pietra”. “La Repubblica”. “La Manovella e Ruote a Raggi”. “Archeo”. “Bell’Italia”. “Airone”. Un capitolo del mio documentario sull’Italia è dedicato al giornalismo. Comincio subito a tagliare e ritagliare, incollare e cucire e mi accorgo che i giornali sono uguali e soprattutto usano e si scambiano sempre gli stessi giornalisti. C’è quello che scrive di politica su un quotidiano, di cinema su un settimanale di sinistra e di letteratura su un mensile di destra. C’è quell’altro che scrive contemporaneamente sul Corriere della sera, su un settimanale femminile e su un mensile delle Ferrovie dello Stato. E naturalmente vignette e satira politica ovunque, perché la satira non ha padroni, quindi sta bene sotto ogni padrone. Insomma, un unico, grande giornale.

Marco

giovedì 22 settembre 2011

Dialoghi: Sequenza tratta da "Le conseguenze dell’amore"

La rubrica Dialoghi torna alla carica, e come prima scena della nuova stagione del blog vi propone un dialogo tratto da un film italiano molto bello, Le conseguenze dell’amore di Paolo Sorrentino. Protagonista assoluto è Toni Servillo nei panni di Titta Di Girolamo, un uomo che vive solo in una stanza d’albergo del Canton Ticino da otto anni, e soffre d’insonnia. Queste sono le poche informazioni date allo spettatore all’inizio del film. La vita del signor Di Girolamo sembra quella di un automa: tutte le settimane compie le stesse azioni agli stessi orari, mai uno sgarro. Qualcosa comincia ad incrinarsi nel suo assoluto rigore esistenziale quando una donna entra nella sua vita, e lo porta a scrivere su un cartoncino le parole che danno il titolo al film: “progetti per il futuro: non sottovalutare le conseguenze dell’amore”.

Il dialogo che segue vede come protagonista il nostro alle prese con l’albergatore dell’hotel.


ALBERGATORE: Puntuale come sempre.

TITTA DI GIROLAMO: Siamo in Svizzera, no?

ALBERGATORE: Mhmh…

TITTA DI GIROLAMO: C’è qualche problema?

ALBERGATORE: Un cliente dell’albergo viene da me e mi dice: “Quel suo cliente, Di Girolamo, non è vero che fa l’intermediario finanziario, mente.” “E con questo?” gli dico. “E’ una cosa sospetta - dice lui - si dovrebbe indagare”. E’ a questo punto che gli ho dato la mia risposta. Una risposta che avrebbe fatto inorgoglire qualsiasi direttore d’albergo. La vuole sentire?

TITTA DI GIROLAMO: Sono pronto.

ALBERGATORE: Gli dico: “Gentile cliente, il dottor Titta Di Girolamo paga puntualmente la sua stanza ogni primo del mese da otto anni a questa parte. Ma non paga solo una stanza o una pensione completa… nel prezzo della stanza è compreso un altro servizio: la discrezione.” Questo gli ho risposto.

TITTA DI GIROLAMO: Una risposta notevole.

ALBERGATORE: Eh sì, è vero. Tuttavia, mi è rimasta una curiosità personale. Si insomma, lei, che lavoro fa veramente?

TITTA DI GIROLAMO: Lei è una persona troppo intelligente per non sapere che ogni uomo ha un suo segreto inconfessabile. Facciamo così, lei mi racconta il suo segreto più inconfessabile, il più recondito, e io le racconto il mio.

ALBERGATORE: Lei sarebbe un magnifico giocatore di poker. Ha il volto immobile…

TITTA DI GIROLAMO: Lei sta prendendo tempo.

ALBERGATORE: Ho rubato un paio di sci. Si, parecchio tempo fa, in montagna, fuori da un rifugio. E poi un’ora dopo stavo risalendo e ho incrociato con lo sguardo un tizio che scendeva giù in seggiovia, era infuriato. Aveva gli scarponi ai piedi, aveva le racchetta ma non aveva gli sci. Aveva una faccia talmente antipatica… non mi sono affatto sentito in colpa. Adesso tocca a lei.

TITTA DI GIROLAMO: Avrò avuto vent’anni, ero in cucina con il mio fratellastro di un anno, dovevo controllare se la sua pastina era troppo calda. La assaggio, era tiepida. Faccio anche un’altra scoperta, era molto buona. Una gran pastina al pomodoro. Io m’ingozzo avidamente davanti a lui mentre lui piange dalla disperazione. Ma credo che sarà sopravvissuto al digiuno di quel giorno.

ALBERGATORE: Mi sono divertito molto.

TITTA DI GIROLAMO: Anch’io.

Marco


martedì 20 settembre 2011

Novità settembrine

Ciao a tutti!

Il blog di Dedalo riapre ufficialmente le danze!

A luglio c’eravamo lasciati con la promessa di alcune novità per questa nuova stagione, e visto che a noi le promesse piace mantenerle, eccone una fresca fresca: Dedalo Teatro ha aperto un canale youtube, in cui potete vedere i trailer degli spettacoli tenuti al Teatro Trebbo nel mese di giugno. Ricapitolando, i cinque saggi portati in scena sono stati “Al vertice di possibilità” di Camilla Antoniotti, “Dimenticammo i sogni più belli” di Massimiliano de Mattia, “Taxisti di giorno (Del mondo e anche del resto)” di Beatrice Morandi, “…finché l’acqua scorrerà…” di Laura Tombini e “Dove nuotano le pernici rosse” di Laura Butti. Oltre a questi cinque video sul nostro canale youtube troverete un maxitrailer che raccoglie alcuni momenti di tutti i saggi, come se fossero un unico grande spettacolo, e pure un video contenente alcune scene girate durante le lezioni di recitazione cinematografica lo scorso anno nelle aule di Dedalo. Insomma, ce ne sono di cose da vedere, fatevi un giro su youtube! L’indirizzo è questo (e se vi piacciono i video, iscrivetevi al canale eh, mi raccomando): http://www.youtube.com/user/DedaloTeatro

Presto ricominceranno le segnalazioni di monologhi e dialoghi tratti da film più o meno famosi disponibili in rete.

Siamo sempre aperti a suggerimenti e consigli di ogni tipo.

A presto.

Marco