lunedì 20 giugno 2011

Monologhi: Kevin Kline a.k.a. Jacques

Come vi piace è un film del 2006 diretto da Kenneth Branagh, trasposizione cinematografica dell’omonima commedia pastorale di William Shakespeare. E’ stato girato nei pressi di Londra, ma l’ambientazione è ispirata al Giappone del XIX secolo.

Il monologo tratto dal film vede come protagonista Jaques, amico del Duca esiliato nella Foresta di Arden, e innamorato della giovane Aldrina.


Tutto il mondo è un palcoscenico, e tutti, uomini e donne siamo attori. Con le nostre uscite e le nostre entrate. Un uomo, nel corso della vita, interpreta molte parti: sette età suddivise in sette atti. Dapprima il bambino, coi suoi versetti, che sbava in braccio alla nutrice. Poi lo scolaro piagnucoloso, coi suoi libri, ed il volto intirizzito dal mattino, che si trascina svogliato, come una lumaca, verso la scuola. Poi l’innamorato, che sospira come una fornace la triste ballata composta per il sopracciglio della donna amata. Dopo viene il soldato, con le sue bizzarre imprecazioni, baffuto come un leopardo, geloso del suo onore, impulsivo e pronto alla lite; alla ricerca di una effimera reputazione perfin nella bocca di un cannone. Poi il giudice, dalla bella pancia rotonda piena di capponi grassi, con l’occhio severo, con la barba ben curata, che sputa sagge massime, banalità che ritiene moderne, e anche lui recita la sua parte. La sesta età ti trasforma in un debole e sonnacchioso Pantalone, con i suoi occhialetti sul naso e una borsa al fianco, calzoni di quand’era giovane, ben conservati, ma oramai troppo larghi per le sue gambe rinsecchite; il bel timbro maschile della voce regredito ad una vocina fanciullesca: falsetti e soni acuti gli escono di bocca. L’ultima scena, poi, in fondo a questa strana e lunghissima storia, è una seconda fanciullezza: completo oblio, senza denti, senza occhi, senza gusto… senza niente.

Marco

venerdì 10 giugno 2011

Dialoghi: sequenza tratta da "Prendi i soldi e scappa"

Prendi i soldi e scappa è il primo film di Woody Allen, girato nel lontano 1969, quando il regista era poco più che trentenne. Grazie a questo “falso documentario” (definizione dell’autore) Allen conquista il pubblico di tutto il mondo e si impone come nuovo astro nascente della comicità made in USA.

Il film racconta la vita di Virgin Starkwell, giovane ladruncolo da strapazzo totalmente imbranato a misurarsi con il mondo della malavita.

La scena che vi proponiamo oggi è a dir poco surreale, e racconta di un colloquio di lavoro in cui il nostro mette a dura prova il suo interlocutore (esperimento da non ripetere nella vita reale, se ci tenete davvero al lavoro).


DATORE DI LAVORO: Si accomodi. Il suo nome, prego?

VIRGIL: John C. Public. Public, ci dev’essere una L in mezzo.

DATORE DI LAVORO: Mister Public, ha avuto esperienze in qualche ufficio prima d’ora?

VIRGIL: Sì certo.

DATORE DI LAVORO: Di che tipo di ufficio si trattava?

VIRGIL: Rettangolare.

DATORE DI LAVORO: Ha per caso qualche esperienza nell’uso di un computer elettronico ultimo tipo?

VIRGIL: Sì l’ho usato.

DATORE DI LAVORO: In che ditta?

VIRGIL: Mia zia ne ha uno.

DATORE DI LAVORO: Sua zia di che si occupa?

VIRGIL: Io non me lo ricordo.

DATORE DI LAVORO: Ha detto di aver lavorato in un ufficio. Si occupava di produzione o di servizi?

VIRGIL: Produzione.

DATORE DI LAVORO: Si trattava forse di prodotti industriali?

VIRGIL: No mi spiace, è del tutto fuori strada.

DATORE DI LAVORO: Si trattava di prodotti agricoli?

VIRGIL: No, siamo lontani purtroppo. E il tempo concesso è ormai scaduto. Non è riuscito ad indovinare quale era la mia occupazione, ed è solo per compiacerla che le dirò che cosa facevo. Facevo scarpe da scale mobili per la gente che si era stufata di portare le scarpe da ascensore.

DATORE DI LAVORO: Eheh.

VIRGIL: Siccome non ha indovinato la mia occupazione, le resta solo il gettone di presenza: 10 dollari e molte grazie, andrà meglio la prossima volta. Lei è un buon giocatore.


Marco

lunedì 6 giugno 2011

Dialoghi: sequenza tratta da "Down by law"

Alcuni mesi fa (era l’11 Marzo) avevamo già parlato di Down by law nella rubrica Monologhi. Avevamo proposto la scena in cui Bob (Roberto Benigni) recita un monologo cucinando una lepre da lui catturata non si sa bene come, dopo che i compagni di fuga Jack e Zack si erano allontanati a causa di un litigio.

Qui invece troviamo i tre amici ancora rinchiusi nella Orleans Parish Prison, intenti a giocare a poker in maniera tutt'altro che seria. E' una sequenza esilarante, e forse tra le più famose del cinema di Jim Jarmusch. Godetevela.


BOB: Yes.

ZACK: Watch out for Bob, maybe cheats.

JACK: Ahaha.

ZACK: Ahaha.

BOB: This is no joke, look where I am.

JACK: Ahahah.

ZACK: Ahahahh.

BOB: Ahahahah? Is no funny.

JACK: Two pairs.

BOB: What?

JACK: Two pairs. What you got?

BOB: Nothing.

JACK: Of course.

ZACK: Nothing.

JACK: Aaaaaaahhh!

BOB: What is aaaaaahhh?

JACK: Screaming.

BOB: Screaming? Never heard, screaming… screaming, screaming… ah screaming, screaming, one moment, I have screaming… screaming, eccolo qua: I scream, you scream, we all scream for ice cream. No, no aspetta. I scream, you scream, we all scream for ice cream. I scream, you scream, we all scream for ice cream.

JACK: Yeah!

BOB: You understand that? I scream, you scream, we all scream for ice cream.

BOB e JACK (insieme): I scream, you scream, we all scream for ice cream. I scream, you scream, we all scream for ice cream. I scream, you scream, we all scream for ice cream. I scream, you scream, we all scream for ice cream. I scream, you scream, we all scream for ice cream. I scream, you scream, we all scream for ice cream. I scream, you scream, we all scream for ice cream.

BOB, JACK e ZACK (insieme): I scream, you scream, we all scream for ice cream. I scream, you scream, we all scream for ice cream. I scream, you scream, we all scream for ice cream. I scream, you scream, we all scream for ice cream. I scream, you scream, we all scream for ice cream. I scream, you scream, we all scream for ice cream. I scream, you scream, we all scream for ice cream. I scream, you scream, we all scream for ice cream. I scream, you scream, we all scream for ice cream. I scream, you scream, we all scream for ice cream. I scream, you scream, we all scream for ice cream. I scream, you scream, we all scream for ice cream…

Marco