mercoledì 13 aprile 2011

Dialoghi: sequenza tratta da "Rosencrantz e Guildenstern sono morti"

La seconda proposta della rubrica Dialoghi è presa da Rosencrantz e Guildenstern sono morti, film del 1990 del regista e autore teatrale Tom Stoppard, con Tim Roth, Gary Oldman e Richard Dreyfuss.

Nella tragedia più famosa di Shakespeare, Rosencrantz e Guildenstern sono gli amici d’infanzia di Amleto, incaricati dal re Claudio di indagare se il giovane principe di Danimarca abbia realmente perso la ragione dopo l’omicidio del padre, o stia semplicemente fingendo. Il film di Tom Stoppard indaga ciò che nella tragedia resta fuori campo: racconta il viaggio di Rosencrantz e Guildenstern verso il castello di Elsinore.

La scena in questione vede i due amici allenarsi al gioco delle domande, in vista dell’impresa tutt’altro che semplice di capire la vera natura dei comportamenti di Amleto.


ROSENCRANTZ: Ti va una partita?

GUILDENSTERN: Siamo spettatori.

ROSENCRANTZ: Facciamo il gioco delle domande?

GUILDENSTERN: E come si gioca?

ROSENCRANTZ: E’ semplice, si fanno delle domande.

GUILDENSTERN: Affermazione! Uno a zero.

ROSENCRANTZ: Non vale.

GUILDENSTERN: Perché?

ROSENCRANTZ: Non avevo ancora cominciato.

GUILDENSTERN: Affermazione, due a zero.

ROSENCRANTZ: Ma che conti tutto?

GUILDENSTERN: Come?

ROSENCRANTZ: Conti tutto?

GUILDENSTERN: Fallo! Niente ripetizioni, tre a zero. Partita per me.

ROSENCRANTZ: Io non gioco se continui in questo modo.

GUILDENSTERN: A chi il servizio?

ROSENCRANTZ: Mmm…

GUILDENSTERN: Esitazione. Zero a uno.

ROSENCRANTZ: A chi tocca?

GUILDENSTERN: Perché?

ROSENCRANTZ: Perché no?

GUILDENSTERN: Perché cosa?

ROSENCRANTZ: Fallo. Niente sinonimi, uno pari.

GUILDENSTERN: In nome di Dio ma che succede?

ROSENCRANTZ: Fallo. Domanda retorica. Due a uno.

GUILDENSTERN: A che equivale tutto questo?

ROSENCRANTZ: Non lo indovini?

GUILDENSTERN: Stai parlando con me?

ROSENCRANTZ: C’è qualcun altro?

GUILDENSTERN: Chi?

ROSENCRANTZ: E io che ne so?

GUILDENSTERN: E lo chiedi a me?

ROSENCRANTZ: Ma fai sul serio?

GUILDENSTERN: E’ una domanda retorica?

ROSENCRANTZ: No.

GUILDENSTERN: Negazione, due pari. Punto e partita.

ROSENCRANTZ: Ma che ti prende oggi?

GUILDENSTERN: Quando?

ROSENCRANTZ: Cosa?

GUILDENSTERN: Sei sordo?

ROSENCRANTZ: Sono morto?

GUILDENSTERN: Si o no?

ROSENCRANTZ: C’è scelta?

GUILDENSTERN: C’è Dio?

ROSENCRANTZ: Fallo. No no, niente teologia. Tre a due. Una partita a testa.

GUILDENSTERN: Come ti chiami?

ROSENCRANTZ: E tu come ti chiami?

GUILDENSTERN: Prima tu.

ROSENCRANTZ: Affermazione. Uno a zero.

GUILDENSTERN: Come ti chiami quando sei a casa?

ROSENCRANTZ: Tu come ti chiami?

GUILDENSTERN: Quando sono a casa?

ROSENCRANTZ: Perché, è diverso a casa?

GUILDENSTERN: Quale casa?

ROSENCRANTZ: Non ce l’hai?

GUILDENSTERN: Perché me lo chiedi?

ROSENCRANTZ: Dove vuoi arrivare?

GUILDENSTERN: Come ti chiami?

ROSENCRANTZ: Ah, ripetizione. Due a zero. Punto partita.

GUILDENSTERN: Ma chi credi di essere?

ROSENCRANTZ: Domanda retorica. Partita e incontro per me!


Qui di seguito trovate il dialogo in lingua originale e quello doppiato in italiano.

Marco


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