martedì 22 marzo 2011

Film della settimana: Fratello, dove sei?


Di Joel e Ethan Coen

Con George Clooney, John Turturro, Tim Blake Nelson

“Voi cercate una grande fortuna. Voi tre, che siete ora in catene, troverete una fortuna, anche se non sarà la fortuna che cercate. Ma prima dovete viaggiare, percorrere una strada lunga e accidentata, una strada irta di pericoli. Vedrete cose che al racconto susciteranno meraviglia. Voi vedrete una mucca sul tetto di una casa del cotone, e tanti e tanti fatti portentosi. Non posso dirvi quanto sarà lunga questa strada, ma non temete gli ostacoli lungo il percorso, poiché il fato vi ha accordato una ricompensa. Anche se la strada è tortuosa, e il cuore scoraggiato e afflitto, voi seguite il vostro cammino, seguitelo fino alla vostra salvezza.” Con queste parole dal sapore profetico comincia il lungo viaggio di Everett Ulysses McGill e dei suoi due amici verso casa, tre strampalati galeotti fuggiti dai lavori forzati nei campi del Mississippi. A pronunciarle è un vecchio e saggio non vedente incontrato quasi per caso sui binari assolati di una ferrovia, un moderno Tiresia in abiti sgualciti, figura mitica col potere di prevedere il futuro, narrata da Omero nel poema epico più famoso del mondo.

Il soggetto di Fratello, dove sei? (il bellissimo titolo originale è in inglese antico, O Brother, Where Art Thou?) è liberamente ispirato alle peripezie di Ulisse raccontate nell’Odissea, rilette in chiave apertamente surreale, in pieno stile fratelli Coen. Molteplici sono i riferimenti al poema omerico inseriti in questo road movie che si snoda nel profondo sud dell’America anni Trenta: un Ciclope camuffato da venditore di bibbie, l’affascinante Nausicaa e le sue ancelle, che sembrano appena uscite da un musical dai risvolti sexy, e soprattutto Penelope, moglie lontana e meta da raggiungere, caduta nelle mani del più valoroso dei Proci.

Sulle note della splendida ballata I’m a man of costant sorrow, l’Ulisse del film, antieroe per eccellenza, riesce a sfuggire alle insidie della sorte e a riconquistare la dolce amata. Come nell’Odissea di Omero, il lieto fine è scontato e assicurato. Non la cosiddetta morale, fortunatamente, come ricordano le parole pronunciate dal personaggio interpretato da George Clooney nel bel mezzo delle vicende: “è da folli cercare un senso nei meandri del cuore umano”.

Fratello, dove sei? è il numero 576 della videoteca di Dedalo.

Marco

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