Buongiorno Colombo! Diceva sempre così mia madre per ricordarmi che l’America è già stata scoperta e che i sogni sono molto lontani dalla realtà. Ma che senso ha vivere se qualcuno ti ha già spiegato la differenza tra una mela e una bicicletta? Se mordo una bicicletta e faccio un giro su una mela allora scoprirò la differenza! Ma pensare a cosa fare mi stancava più dello stesso fare. Ricordo che mio padre una volta disse che per vedere l’anima di una persona bisognava farsi raccontare i suoi sogni: questo ti avrebbe permesso di avere pietà di quelli che stanno nella merda anche più di te. Mi chiamo Axel Blackmar e lavoro per il dipartimento della caccia e della pesca. Molta gente pensa che io conti i pesci ma non è così! Io li osservo: osservo le loro anime e leggo i loro sogni, e poi li faccio entrare nei miei sogni. La gente pensa che i pesci sono stupidi, ma io ho sempre saputo che non lo sono, perché loro sanno sempre quando stare zitti. E’ la gente che è stupida! I pesci sanno tutto e non hanno bisogno di pensare. I pesci nascono in piccoli corsi d’acqua, dopo io li preparo per l’oceano, e quando sono pronti per morire, tornano nel luogo dove sono nati. Sta qui il mio legame con loro: io sono tornato in città. Comunque questo è il mio lavoro: immobilizzo temporaneamente i pesci con una scarica elettrica e poi li pesco uno alla volta. A volte scruto a fondo gli occhi di un pesce e ci vedo dentro tutta la mia vita. Solo i pesci hanno questa facoltà e io li amo per questo. Comunque, prendo i pesci, li etichetto, li misuro, li peso, mi assicuro che stiano bene. E se hanno voglia di parlare, sono sempre disponibile. E’ come essere il dio dei pesci. E davvero non ho mai sentito un pesce mentire, non ho mai visto un pesce nuotare nella merda come fanno gli esseri umani.
Marco
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