venerdì 18 marzo 2011

Monologhi: Johnny Depp a.k.a. Axel Blackmar

Questa volta vi segnaliamo un monologo preso da Arizona Dream, film del 1993 di Emir Kusturica. Il film si apre con un monologo interiore di Axel Blackmar, personaggio interpretato da un giovane Jonnhy Depp, un ragazzo che lavora al dipartimento della caccia e della pesca di New York, e trascorre gran parte del tempo in compagnia dei pesci. Li osserva, li studia, e li ama da morire. Questo monologo è dedicato proprio a loro.

Buongiorno Colombo! Diceva sempre così mia madre per ricordarmi che l’America è già stata scoperta e che i sogni sono molto lontani dalla realtà. 
Ma che senso ha vivere se qualcuno ti ha già spiegato la differenza tra una mela e una bicicletta?
 Se mordo una bicicletta e faccio un giro su una mela allora scoprirò la differenza!Ma pensare a cosa fare mi stancava più dello stesso fare. Ricordo che mio padre una volta disse che per vedere l’anima di una persona bisognava farsi raccontare i suoi sogni: questo ti avrebbe permesso di avere pietà di quelli che stanno nella merda anche più di te. Mi chiamo Axel Blackmar e lavoro per il dipartimento della caccia e della pesca.
 Molta gente pensa che io conti i pesci ma non è così! Io li osservo: osservo le loro anime e leggo i loro sogni, e poi li faccio entrare nei miei sogni. La gente pensa che i pesci sono stupidi, ma io ho sempre saputo che non lo sono, perché loro sanno sempre quando stare zitti. E’ la gente che è stupida! I pesci sanno tutto e non hanno bisogno di pensare. I pesci nascono in piccoli corsi d’acqua, dopo io li preparo per l’oceano, e quando sono pronti per morire, tornano nel luogo dove sono nati. 
Sta qui il mio legame con loro: io sono tornato in città.
 Comunque questo è il mio lavoro: immobilizzo temporaneamente i pesci con una scarica elettrica e poi li pesco uno alla volta.
 A volte scruto a fondo gli occhi di un pesce e ci vedo dentro tutta la mia vita. Solo i pesci hanno questa facoltà e io li amo per questo. 
Comunque, prendo i pesci, li etichetto, li misuro, li peso, mi assicuro che stiano bene. E se hanno voglia di parlare, sono sempre disponibile. E’ come essere il dio dei pesci.
 E davvero non ho mai sentito un pesce mentire,
non ho mai visto un pesce nuotare nella merda come fanno gli esseri umani.

Marco

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