mercoledì 11 maggio 2011

Film della settimana: Stranger than Paradise


Di Jim Jarmusch

Con John Lurie, Richard Edson, Eszter Balint

Il nucleo originario di Stranger than Paradise è un cortometraggio dal titolo The New World, realizzato nel 1982 grazie alla pellicola inutilizzata dall’amico Wim Wenders nel film Lo stato delle cose. Nel 1984 Jarmusch trova i fondi per estendere il progetto: conosce un giovane produttore tedesco, Otto Grokemberger, che finanzia la realizzazione di due nuovi capitoli dell’opera, One Year Later e Paradise. Stranger than Paradise viene completato nei primi mesi del 1984, ed entra in conscorso al Festival di Cannes dello stesso anno riuscendo a vincere il premio come miglior film d’esordio.

"Quello che non sopporto sono i film didatticamente politici, quelli che provvedono facilmente a dare delle risposte con le quali bisogna per forza essere d’accordo - ha dichiarato Jim Jarmusch qualche anno più tardi - questo, per esempio, è quello che fa un regista come Spielberg, nei cui film tutti sono capitalisti o almeno piccolo-borghesi, tutti credono in Dio e hanno gli stessi valori: politicamente lo trovo davvero disastroso e spregevole. Con questo non voglio dire che Spielberg sia un fascista, ma che non pensa politicamente: considera l’America come una specie di sogno, come un ideale. E’ un atteggiamento come questo a determinare il declino del Paese.”

Forte della convinzione di dare voce a individui che non riflettano necessariamente i valori più comuni della società americana, Jarmusch crea dei personaggi che vivono ai confini della comunità, e adotta un atteggiamento disilluso nei confronti del "sogno americano" rinvigorito in epoca reaganiana negli anni Ottanta. Indaga la vita dei cosiddetti outcast, di coloro che non hanno un vero e proprio lavoro, sono privi di una particolare ambizione e sono incapaci di decidere autonomamente il proprio destino perché alienati da una vita sostanzialmente sempre uguale a se stessa.

Nel film, Willy è un giovane immigrato ungherese che ama considerarsi americano al cento per cento. Per cena si permette pure un tv dinner, in perfetto stile yenkee anni Ottanta. Sfiga vuole che s'innamori di Eva, la cugina appena arrivata a New York dall'Ungheria, e non riesce a dichiararle il proprio amore perché si scopre profondamente impacciato a misurarsi con un sentimento del genere. Eddie (Richard Edson, ex batterista dei Sonic Youth), è il migliore amico di Willy e segue come un’ombra tutto ciò che fa il personaggio interpretato da John Lurie. Sui Cahiers du cinéma Hervé le Roux è glaciale nel descriverli: "Loro non vivono, funzionano. Per dirla tutta, sono due grandi funzionalisti. Ciò che più considerano dell’America è il football, le scommesse sulle corse e, soprattutto, il tv dinner."

Se non sapete cosa sia un tv dinner e morite dalla voglia di scoprirlo, è proprio il caso di vedere Stranger than Paradise. E’ il numero 516 della videoteca di Dedalo.

Marco

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